The Old Man & The Gun – Recensione
Una storia incredibile, a tratti inverosimile, e invece tratta dalla vita di un vero criminale. E’ quella di Forrest Tucker portata sul grande schermo da David Lowery in “The Old Man & The Gun”, l’ultimo atteso film interpretato da Robert Redford che dice, così, addio alle scene. La pellicola, presentata in anteprima all’ultima Festa del Cinema di Roma, e in uscita nelle sale italiane il 20 dicembre, racconta la storia di un uomo che ha trascorso tutta la sua sua vita tra rapine in banca ed evasioni dal carcere, collezionando ben 16 fughe tra il buffo e il rocambolesco, inclusa quella dalla prigione di San Quentin quando aveva già 70 anni. E non solo: perché Tucker era capace di rendersi introvabile, riusciva a scappare dalle autorità di polizia con grande destrezza e bravura. Un professionista, insomma, e allo stesso tempo un grande gentiluomo. Proprio la sua incredibile gentilezza verso i rapinati lo rendeva unico nel suo genere.
Per questo motivo Tucker riuscì a conquistare, in qualche modo, l’opinione pubblica americana. Proprio come accade al suo personaggio sul grande schermo: Redford, con il suo volto segnato dalle rughe, ma sempre affascinante, si diverte e diverte il pubblico, in un addio perfetto e malinconico. “Mai dire mai, però ho praticamente deciso che sarebbe stato il mio ultimo ruolo. L’unica mia condizione è che fosse un personaggio divertente. E Forrest è proprio così, un personaggio meraviglioso e complesso, pieno di vita e amante del rischio, ma anche deciso a divertirsi”, ha confermato lo stesso attore statunitense, 82 anni compiuti nell’agosto scorso.
Fanno divertire anche Danny Glover e Tom Waits, che interpretano i due vecchietti che accompagnano Tucker nelle sue rapine, così come colpisce e conquista l’interpretazione di Casey Affleck, nel ruolo dell’investigatore John Hunt, enigmatico e oscuro, che tenta in tutti i modi di catturare Tucker.
Sonia Arpaia