Cinquanta sfumature di rosso – Recensione
Ana (Dakota Johnson) e Christian (Jamie Dornan) si sposano e partono per una fantastica luna di miele in Europa, ma un incendio nell’azienda di famiglia li costringe ad anticipare il rientro a casa. Ben presto si rendono conto che l’ex capo di Ana, Jack Hide (Eric Johnson), licenziato perchè l’aveva aggredita, vuole vendicarsi. In più, il loro matrimonio viene messo a dura prova quando Ana rivela a Christian una notizia che sconvolgerà i loro progetti per il futuro.
Qualcuno dice che il matrimonio non solo è la tomba dell’amore, ma anche del sesso. E in effetti, nel terzo capitolo cinematografico della saga erotica di E.L. James, “Cinquanta sfumature di rosso”, se ne fa molto meno. I momenti ad alto tasso erotico si riducono a qualche flash sparato qua e là mentre la pellicola, da commedia pseudo-romantica, si trasforma goffamente in un thriller, con qualche sequenza fin troppo fantasiosa e poco realistica, che strizza l’occhio al product placement: tensione zero, scene inverosimili (la protagonista che entra in banca con una pistola carica, su tutte), colonna sonora che raggiunge il suo momento più “alto” nel collage delle immagini di tutta la trilogia, che scorrono sulle note di “Love Me Like You Do” di Elif Goulding. Il terzo capitolo della saga – tradotta in 51 lingue, ha venduto oltre 120 milioni di copie in tutto il mondo – è quello più denso di avvenimenti e riuscire a raccontare tutto quello che succede in 100 minuti è praticamente impossibile. E infatti la pellicola diretta da James Foley non riesce nell’impresa: gli unici spunti interessanti che potevano arrivare dal libro – il passato problematico di Christian (personaggio per cui non avrebbe guastato una maggiore introspezione psicologica) e il tema dell’indipendenza femminile e della donna che vuole affermarsi indipendentemente dal facoltoso marito – si riducono a un semplice intermezzo, senza alcun peso sul piano narrativo. I fan della saga non resteranno delusi dal “gran finale”, tutti gli altri ne saranno sollevati.