Kim Rossi Stuart torna in tv con Maltese: “Meraviglioso il macigno di fare l’eroe”
“Sono portato sempre a ponderare moltissimo prima di accettare una parte, mentre in questo caso ci siamo accordati su un’idea di massima, che si ispirava al modello della Piovra, e a poche settimane dalle riprese, mi sono ritrovato con questa sceneggiatura”. Kim Rossi Stuart racconta così la sua esperienza con Dario Maltese, il protagonista della nuova fiction prodotta dalla Rai che andrà in onda, in quattro episodi, su Rai 1 a partire dall’8 maggio. “Maltese, il romanzo del commissario” segna il ritorno sul piccolo schermo di Kim Rossi Stuart che, dopo aver iniziato a leggere la sceneggiatura racconta di essersi accorto “che non me la sentivo di affrontarla, come inizialmente mi ero riproposto, in modo quasi ‘riposante’, come spesso capita con le fiction tv. Ho sentito questo macigno meraviglioso di avere a che fare con un essere umano che è disposto a mettere in gioco la sua vita, non in base al narcisismo, ma per una spinta misteriosa che è quella che porta le persone a sacrificarsi”.
La storia è ambientata a Trapani nel 1976. La mafia è ancora considerata da molti come un’invenzione di scrittori e giornalisti, ma è proprio in questo periodo che si sta invece trasformando, grazie all’enorme quantità di denaro che le arriva dal traffico di eroina. – si legge nella sinossi – Questo cambiamento dà inizio a una lunga guerra che insanguinerà il nostro Paese negli anni a venire. La storia del commissario Maltese è quella di un uomo che si trova da solo a combattere contro qualcosa che a detta di tutti non esiste. Dario Maltese è fuggito dalla Sicilia molti anni prima, portando con sé un dolore lacerante. Quando decide di tornare nella sua città, il suo migliore amico viene ucciso, e in quel momento Maltese si rende conto che non è più disposto a chiudere gli occhi sul suo passato e sul futuro della sua terra. Diventa il commissario capo della questura di Trapani, prendendo quello che era il posto dell’amico fraterno scomparso. Inizia per lui un lavoro estenuante. L’unica gioia della sua vita è Noa, la figlia, con la quale, dopo un periodo di dolorosa lontananza, si ritroverà. Maltese sa che le vicende di ieri e di oggi sono collegate e vuole trovare i fili che le hanno tenute insieme e portarli alla luce, anche a costo della vita. Anche a costo di fare i conti con il suo passato e di scoprire ciò che non avrebbe mai immaginato su di sé e la sua famiglia. Quel buio che in tutti questi anni lo aveva tenuto lontano dalla sua Sicilia e lo aveva lentamente divorato, comincia a dissolversi.
“Mi sono reso conto di quanto poco conoscessi di quelli che sono i nostri eroi nazionali recenti – ha aggiunto l’attore – Facendo ricerche su internet mi sono imbattuto nella storia di Ninni Cassarà accorgendomi che c’era tanto di lui in questo personaggio. Di fronte a un esempio tanto alto e commovente per me questa fiction è diventata quello che a volte il io mestiere mi permette di fare, un percorso liturgico“.
Nel cast di Maltese troviamo anche Michela Cescon, Eros Pagni e Valeria Solarino. La regia è di Gianluca Maria Tavarelli, che ha già diretto magistralmente “Il giovane Montalbano”. “Questa serie è stata un viaggio, molto faticoso, complicato e proprio questo toccante per tutti noi, siamo stati cinque mesi a Trapani – ha detto Tavarelli, durante la presentazione – Da subito abbiamo sentito la responsabilità di stare al passo con i tempi e fare una cosa seria, fatta bene. Oggi siamo molto fieri di quanto fatto”. La fiction è una coproduzione Rai Fiction-Palomar, con Maze Pictures-ZDF Enterprises e Dramedy Productions.