La Madama Butterfly vola leggera al Teatro Massimo Bellini di Catania
La stagione 2019 del Teatro Massimo Bellini di Catania ha atteso maggio per mettere in scena quello che da molti è considerato il pezzo forte dell’intero cartellone: la Madama Butterfly, celebre “tragedia giapponese” in tre atti di Giacomo Puccini su libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa. A firmare regia e coreografia è Lino Privitera, maestro di danza e grande appassionato dell’opera pucciniana, che ha saputo dare alla rappresentazione un allestimento snello seppure di grande impatto.
La storia ha inizio a Nagasaki, agli inizi del ‘900. F.B. Pinkerton, ufficiale della marina degli Stati Uniti d’America, per vanità e per spirito d’avventura si unisce in matrimonio alla geisha quindicenne Cio-cio-San (che in giapponese vuol dire “Signora Farfalla”). Il matrimonio si celebra secondo la legge giapponese: ciò dà diritto al neo-marito di ripudiare la moglie in qualsiasi momento per sposare una donna americana. L’amore della ragazza (la quale dopo il rituale, in onore alla nazionalità del suo sposo, si farà chiamare Madama Butterfly) per il tenente americano attira su di lei l’ira dello zio bonzo, che la accusa di aver rinnegato la sua cultura e la sua famiglia. Purtroppo la sincerità dei sentimenti di Cio-cio-san non è ricambiata: Pinkerton infatti ritorna in patria lasciando sola la giovanissima sposa nipponica e prende per moglie una donna americana. Madama Butterfly però, rifiutando l’idea di essere stata abbandonata, continua a ripetere a tutti la sua incrollabile fiducia nel ritorno dell’amato, dal quale ha anche avuto un figlio. Com’è noto ai più, gli eventi porteranno la donna a perdere ogni illusione e a rinunciare non solo all’amore, ma anche alla dignità e alla propria stessa vita.
“La solitudine in cui cade Cio-cio-san rappresenta l’insopprimibile esigenza di conservazione della vita sociale”, sottolinea Privitera. “Un grande amore ha infervorato Madama Butterfly, ma non basta a trattenere Pinkerton dal ritornare nel mondo occidentale, neppure a giustificarla innanzi alla famiglia d’origine che la rinnega in nome della perpetuazione delle tradizioni”.
Quella del regista catanese è una messa in scena scenicamente “leggera” ma drammaturgicamente intensa, capace di tenere con il fiato sospeso per tutte le quasi tre ore di recitazione. Vigorosa e predominante l’orchestra diretta da Gianni Fratta, che in più passaggi sembra invero rubare la scena alla performance vocale degli attori.
L’opera, assolutamente da non perdere, sarà in scena ancora oggi e domani alle ore 17:30.
Personaggi e interpreti
Madama Butterfly (Cio-Cio-San): Daria Masiero (15 maggio); Eunhee Kim (16 maggio)
Suzuki: Ilaria Ribezzi
Kate Pinkerton: Sabrina Messina
F.B. Pinkerton: Raffaele Abete; Alessandro Fantoni: (16 maggio)
Sharpless: Enrico Marrucci; Giovanni Guagliardo (16 maggio)
Goro: Enrico Zara
Il principe Yamadori: Gianluca Failla
Lo zio bonzo: Francesco Palmieri
Il commissario imperiale: Salvo Di Salvo
L’ufficiale del registro: Gianluca Failla
Gianluca Grisolia