Lodovica Mairè Rogati: “I cani devono essere amati e vivere in famiglia perché ne fanno parte”
Giovane, bella e in gamba: protagonista sul piccolo schermo, in tante fiction di successo come “Squadra Mobile”, e pronta a tornare sul grande schermo nel 2018. Lodovica Mairè Rogati, attrice, presentatrice e sceneggiatrice, è protagonista anche nella vita di tutti i giorni, portando avanti la sua grandissima passione per gli animali. L’attrice romana è impegnata in prima linea nella difesa di queste creature e racconta a Doppioschermo come vive la sua quotidianità accanto a qualcuno di molto speciale.
Sappiamo che ami molto gli animali, ne possiedi?
“Possedere non è un termine che amo molto quando si parla di animali, comunque si. Vivono con me sia gatti che la mia cagnolina Biscottina, salvata da un cassonetto 17 anni fa. Li amo sopra ogni cosa”.
In che modo ti occupi di loro e promuovi la loro causa? Fai parte di qualche associazione?
“A volte ho prestato il mio volto per qualche campagna animalista promossa dalle associazioni, come la campagna contro lo sterminio di agnelli a Pasqua, ma non faccio parte di nessuna di loro in particolare. I volontari animalisti sono tutte persone straordinarie, chi invece gestisce alcune di queste associazioni non sempre ha la mia benedizione. Buttano troppo denaro per pubblicità cartacea, magliette, tazzine and co. Io sono dell’idea che tutti i soldi, fino all’ultimo centesimo, debbano essere utilizzati per salvare anche solo un criceto in più”.
E’ di qualche giorno fa la storia di Iceberg, cane di razza Dogo trattenuto in Danimarca (e condannato a morte) perché considerato tra le razze “pericolose” dalla legge locale. Cosa ne pensi di questa vicenda?
“Iceberg non è più in Danimarca, è tornata in Italia dal suo papà. E ringraziamo il Cielo per questo. Se l’avessero uccisa sarebbe stato un vero e proprio assassinio. Non esistono razze pericolose. Esistono solo persone che non sanno gestire i cani e li acquistano per i motivi sbagliati costringendoli ad una vita di solitudine, privazioni e sofferenza, che porta queste povere creature spesso a vivere a catena o con un regime contrario alla loro natura. I cani devono essere amati, come tutti gli animali, e devono vivere in famiglia perché loro ne fanno parte a tutti gli effetti”.
Poche settimane fa è arrivata l’approvazione del Codice dello Spettacolo, con cui, fra le altre cose, viene sancito il graduale superamento dell’utilizzo degli animali nei circhi e spettacoli itineranti, che posizione hai su questo argomento?
“Era ora che anche qui in Italia questa barbarie degli animali maltrattati e seviziati negli zoo e nei circhi finisse. Io mi chiedo che cosa diavolo insegnano i genitori ai propri figli quando li portano a vedere animali chiusi in gabbia, lontani dal loro habitat naturale, privati della loro libertà. Per non parlare di quelli che li portano al circo a ridere della sofferenza di creature innocenti, torturate per saltare in un cerchio o alzarsi su due zampe. Non c’è niente di più diseducativo al Mondo. Zoo e circhi sono solo per chi gode del dolore altrui. Sono una vergogna!”.