Trieste Film Festival: premi per Bellucci e Bellocchio
Monica Bellucci, premiata con l’Eastern Star Award 2017 (attribuito ogni anno a una personalità del mondo del cinema che con il suo lavoro ha contribuito a gettare un ponte tra l’Europa dell’est e dell’ovest), e Marco Bellocchio, che con “Fai bei sogni” ha vinto il premio come Miglior film italiano dell’anno istituito quest’anno dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI), sono stati gli ospiti d’onore, ieri (sabato 28 gennaio), della cerimonia di premiazione del 28. TRIESTE FILM FESTIVAL.
L’edizione 2017 si è chiusa con due premi “al femminile” assegnati dagli spettatori del festival: il Premio Trieste al miglior lungometraggio in concorso va al film A GOOD WIFE, esordio alla regia dell’attrice serba Mirjana Karanović, anche protagonista nei panni di Milena, una donna di 50 anni che deve fare i conti con la scoperta di una pagina oscura della vita del marito. Il Premio Alpe Adria Cinema al miglior documentario in concorso segnala invece il polacco COMMUNION di Anna Zamecka, che ha emozionato il pubblico con la storia di Ola, una ragazzina di 14 anni che la vita ha costretto a crescere troppo in fretta, e che cerca nella festa per la comunione del fratello l’occasione per riunire finalmente la propria famiglia.
Al rumeno WRITTEN/UNWRITTEN di Adrian Silisteanu, infine, il Premio TFF Corti al Miglior cortometraggio in concorso.
Nato alla vigilia della caduta del Muro di Berlino (l’edizione “zero” è datata 1987), il Trieste Film Festival – diretto da Fabrizio Grosoli e Nicoletta Romeo – è il primo e più importante appuntamento italiano dedicato al cinema dell’Europa centro-orientale, che continua a essere da quasi trent’anni un osservatorio privilegiato su cinematografie e autori spesso poco noti – se non addirittura sconosciuti – al pubblico italiano, e più in generale a quello “occidentale”. Più che un festival, un ponte che mette in contatto le diverse latitudini dell’Europa del cinema, scoprendo in anticipo nomi e tendenze destinate ad imporsi nel panorama internazionale.
Qui di seguito l’elenco dei premi assegnati, dal pubblico:
CONCORSO LUNGOMETRAGGI
Il Premio Trieste al Miglior lungometraggio in concorso (€ 5.000) va a:
A GOOD WIFE (Dobra Zena) di Mirjana Karanović (SRB/BIH/HR, 2016)
CONCORSO DOCUMENTARI
Il Premio Alpe Adria Cinema al Miglior documentario in concorso (€ 2.500) va a:
COMMUNION (Komunia) di Anna Zamecka (Polonia, 2016)
CONCORSO CORTOMETRAGGI
Il Premio TFF Corti al Miglior cortometraggio in concorso (€ 2.000) va a:
WRITTEN/UNWRITTEN (Scris/nescris) di Adrian Silisteanu (Romania, 2016)
Il Premio Corso Salani 2017 (€ 2.000), assegnato da una giuria composta da Giuseppe Gariazzo, Franco Montini e Anastasia Plazzotta va a:
LA NATURA DELLE COSE di Laura Viezzoli (Italia, 2016)
con la seguente motivazione:
Per lo sguardo diretto, complice, con cui descrive e filma una persona destinata all’immobilità. Per la fluidità nel creare un dialogo con esemplare tensione espressiva tra il presente e la memoria, intima e storica.
Il Premio SkyArte assegnato dal canale Sky Arte HD attraverso l’acquisizione e la diffusione di uno dei film della sezione TriesteFF Art&Sound è stato attribuito a:
KOUDELKA SHOOTING HOLY LAND di Gilad Baram (Germania/Repubblica Ceca, 2016)
PREMI EASTWEEK
Il Premio Mattador per il Miglior Soggetto (€ 1.500 euro) va a:
CONO D’OMBRA di Luca Mastrogiovanni (Italia)
Il Miglior progetto EASTWEEK è
PARENTS di Artur Wyrzkowsky (Polonia)
Il Premio Osservatorio Balcani e Caucaso al miglior documentario in concorso va a
THE GOOD POSTMAN di Tonislav Hristov (Finlandia/Bulgaria, 2016)con la seguente motivazione: Narrando in parallelo due storie drammatiche – di un mondo che fugge e di uno che scompare – The Good Postman ci accompagna alla periferia d’Europa rimettendo l’umanità al centro. Mentre ci accompagna con la musica tradizionale nella profondità della campagna bulgara, il film prova a riconciliare le speranze di una vita migliore dei migranti in transito con quella degli abitanti di un villaggio in stato di abbandono. The Good Postman è un film che crede nella democrazia, nel dialogo, che dà voce alla lungimiranza e alla generosità di persone semplici. È universale e locale allo stesso tempo e ci spinge a riflettere sulle scelte che ognuno di noi deve fare.
PREMIO GIURIA ERASMUS La giuria degli studenti ESN (Erasmus Student Network of Trieste) dopo aver visionato i film in concorso assegna il Premio giuria Erasmus a: AMERIKA SQUARE (Plateia Amerikis) di Yannis Sakaridis (Grecia/Gran Bretagna/Germania, 2016)
con la seguente motivazione: per l’interpretazione originale del concetto di confini e origini.
L’EASTERN STAR AWARD 2017, assegnato a una personalità del mondo del cinema che – proprio come il festival – ha contribuito con il suo lavoro a gettare un ponte tra l’Europa dell’est e dell’ovest, va a: MONICA BELLUCCI, protagonista del film di chiusura della 28. edizione, On the Milky Road di Emir Kusturica.
Il CINEMA WARRIOR – CULTURAL RESISTANCE AWARD, dedicato all’ostinazione, al sacrificio e alla follia di quei “guerrieri” che lavorano – o meglio: combattono – dietro le quinte per il cinema, premia quest’anno il cineasta russo VITALIJ MANSKIJ, protagonista al festival anche di un omaggio che ha ripercorso la sua carriera. Il riconoscimento vuole premiare “non soltanto la coerenza nella scelta senza compressi di un cinema sempre lontano dal potere, ma l’impegno nel sostegno del cinema documentario attraverso il suo Artdocfest, un progetto culturale che, prima a Mosca e poi a Riga e in altre città dell’ex Unione Sovietica, ha sempre difeso un’idea di cinema indipendente, quando non addirittura clandestino”.
Il PREMIO InCE (Iniziativa Centro Europea) 2017 (€ 3.000) va a CRISTI PUIU, “per l’insieme della sua opera che il nostro pubblico conosce molto bene. Quest’anno abbiamo selezionato nel programma del Festival il suo ultimo film, SIERANEVADA, che è stato presentato in anteprima a Cannes lo scorso anno e sarà presto distribuito anche nelle sale italiane da Parthénos. Il cinema di Cristi Puiu, uno dei più importanti registi rumeni della sua generazione, denuncia con un’ironia pungente e tagliente gli aspetti più controversi e inquietanti della Romania di oggi”.